I prototipi fisici di un qualsiasi elemento sono un investimento di tempo e denaro. Soprattutto nella fase iniziale di sviluppo di un progetto, ci sono rapidi e frequenti cambiamenti: va da sé che la prototipizzazione virtuale può diventare un gigantesco vantaggio per chi deve, in fase di sviluppo, correggere dettagli o meccanismi che non per forza dipendono l’uno dall’altro e che quindi prevederebbero la realizzazione di molteplici modelli fisici per essere “guardati” in anteprima.
Un’esperienza di progettazione immersiva, in realtà virtuale, sul nostro prototipo, ci permette invece di lavorare sull’oggetto come se lo avessimo realmente realizzato, con un abbattimento di costi e di tempi.
La pratica della prototipizzazione virtuale ha ancora molti margini di crescita ma è operativa già in maniera molto incisiva in diversi campi. Viene applicata alla creazione di macchinari industriali, di robot, alla realizzazione di software complessi e anche da supporto per la realizzazione di grandi aeroplani.
Realizzare progetti in realtà virtuale non è per forza un’alternativa ai prototipi fisici. Spesso anzi, le due cose si integrano perfettamente perché sono step diversi di un processo di sviluppo che può essere molto delicato e va controllato con attenzione.
Noi di Modellando non produciamo aeroplani né robot ma la nostra professionalità ci porta a dare un’importanza capitale alla progettazione: quando ideiamo un nuovo elemento di arredo, ad esempio, non ci chiediamo soltanto con che stile lo vogliamo. Il “bello” è importante ma è solo uno dei tanti fattori che rendono un prodotto giusto per i nostri Clienti. Quello che ci chiediamo, in fase di progettazione è “Funzionerà?”, “Sarà di facile utilizzo per gli utenti?”, “Soddisferà l’esigenza che il nostro Cliente ci ha sottoposto?”. Tutte queste domande diventano degli aspetti che, in realtà virtuale, valutiamo attentamente, cercando e anticipando le problematiche che non dovranno esserci a prodotto finito.