Non si nasce "imparati"

Proprio per questo è importante la formazione. Gli scenari mutano e sollecitano la gestione del cambiamento attraverso nuove conoscenze e abilità. E non si tratta solo di aggiornamenti tecnici, ma anche di entrare nel dettaglio della relazione con la clientela, quel sistema invisibile e distintivo che ti permette di conquistarla.

Chi entra nel tuo Centro Ottico, porta con sé un bisogno che spesso non è chiaro; puoi farlo emergere e soddisfarlo, con due elementi-chiave.

1) Una squadra di vendita performante e motivata. 

Le persone che lavorano nel negozio hanno la consapevolezza dei valori del marchio? Si tratta di figure con responsabilità diretta sui risultati commerciali e dunque necessitano di potenziare sia le loro risorse creative e relazionali sia l’abilità di rafforzare l’immagine del Centro, attraverso tecniche di vendita, merchandising, organizzazione, teamworking. Non è questione di semplice infarinatura abbinata ad un po’ di capacità di persuasione, ma dell’inserimento in un percorso formativo che liberi nuove attitudini e interessanti risultati. L’apprendimento continuo è al centro dell’esperienza dell’individuo e concorre ad ampliare i confini di business grazie a maggior coinvolgimento e fiducia nelle proprie capacità, ampie competenze, migliore produttività.

2) La coesione tra il punto vendita, il prodotto e il team.

Nello store il prodotto viene fisicamente guardato, toccato e indossato; qui si mettono in gioco le emozioni che accompagnano il consumatore verso l’acquisto. L’arredamento, il team e la comunicazione devono correre su binari paralleli divulgando un’univoca identità di brand, coerente con il suo prodotto e il suo posizionamento. Insomma: più che un arredo, un senso di fiducia; più che un luogo, un’esperienza coinvolgente; più che una promozione, un’opportunità da vivere e condividere; più che un venditore, un consulente all’acquisto.

Il negozio che “parla tutte queste lingue”, apre la strada ad una cerimonia di vendita che è libera da ogni zavorra confusionale e che dispone di tutti i suoi punti di riferimento per soddisfare l’acquirente.

Quando entra un acquirente, la prima cosa da fare è identificarne il profilo, come per il perfezionista, ad esempio.

La scheda

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di Nadia Danzi

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