È un’agenzia di Milano, il suo nome è Mentha e realizza il must have del momento il logo modulare, che mantiene la sua riconoscibilità anche quando è scomposto ed utilizzato singolarmente come modulo individuale. Si tratta di una ri-trovata tendenza della comunicazione visiva, dove il protagonista è lo stile minimale fatto di linee semplici, geometriche e pulite che predispongono il simbolo ad essere riproducibile su vari formati e su diversi materiali.
Per gli stessi motivi di adattabilità, il logo modulare ha una felice collocazione nei vari tipi di impaginazione perché ingombra in modo adeguato sia una superficie quadrata che rettangolare e personalizza specifici segmenti di prodotto, grazie alla sua caratteristica di scomponibilità.
Il design del logo modulare è tutt’altro che banale anzi, la semplificazione delle sue forme assume un’autorevolezza che è in grado di raccontare una storia -quella di ogni impresa-, che merita di essere conosciuta dal pubblico. Concettualmente forte, moderna, pertinente e convincente, l’identità di marca deve essere rappresentata in maniera estremamente flessibile e universale nell’era digitale.
Il logo modulare assolve a questa necessità, rappresentando contemporaneamente l’interezza del marchio e allo stesso tempo un contenitore “aperto”.
di Nadia Danzi